ROMA
Oratorio del SS.mo Crocifisso
TARGA posta il 13 gennaio 2024,
nel 350° anniversario della morte di Giacomo Carissimi.
"Roma, Oratorio del SS.mo Crocifisso /
in questo luogo sacro, in cui la titolare Arciconfraternita /
praticava i suoi esercizi, nacquero gli Oratori musicali di /
Giacomo Carissimi / Maestro dell’Europa Musicale /
Marino 1605 - Roma 1674"
GIACOMO CARISSIMI [Marino, 18 aprile 1605 - Roma, 12 gennaio 1674]
Compositore d’importanza fondamentale nella storia della musica, Carissimi è considerato “il padre dell’Oratorio e della Cantata da camera” e il più grande didatta musicale del Seicento.
La famiglia paterna, proveniente da Castel Sant’Angelo nella diocesi di Camerino (oggi Castelsantangelo sul Nera, provincia di Macerata), era composta di artigiani “copellari” (fabbricanti di botti) e possedeva vigne a Marino dove era impegnata nella fiorente industria del vino.
Il giovane Jacomo, dopo gli studi e i primi incarichi alla Cattedrale di Tivoli (1623-1627) e alla Cattedrale di Assisi (1628-1629), divenne maestro di cappella di Sant’Apollinare a Roma e del Collegio Germanico-Ungarico da cui la sua fama si sparse in tutto il mondo. Corteggiato dai regnanti d’Europa, fra i quali la regina Christina di Svezia (1626-1689) che lo nominò “Maestro del concerto di Camera” della sua corte romana, Carissimi scelse di rimanere sempre al Collegio dell’Apollinare.
I numerosi allievi – tra i quali si annoverano personalità come Vincenzo Albrici, M-A. Charpentier, Giovanni Paolo Colonna, Giuseppe Corsi da Celano, Johann Kaspar Kerll, G.B. Mocchi, A. Scarlatti, Agostino Steffani – e ammiratori copiarono centinaia di sue composizioni che si trovano oggi in molte biblioteche del mondo ma nessun autografo del Maestro, come pure il ritratto che era conservato nel Collegio, sembrano essere giunti fino a noi.
Dotato di un carisma assai superiore a quello di tanti suoi contemporanei – Athanasius Kircher (1650) lo descrive «capace di trasportare gli animi verso qualunque sentimento» – le sue composizioni sono state paragonate ad altrettante «Rose che hanno potuto aspirare alla corona nel Regno della Musica» (Arion Romanus, 1670) e, ancora, «fù ogni sua nota una gemma perché svelò dell’arte più pretiosa i pregi» (Sacri Concerti Musicali, 1675).
ASCOLTA / LISTEN
> Carissimi, Egredimini - Mottetto à 3 voci e Bc (Arion Romanus, 1670 - 3 CD, MR/Brilliant)
> Carissimi, Complete Oratorios (9 CD, MR/Brilliant)
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