Ensemble Seicentonovecento
Maria Chiara Chizzoni, soprano
Flavio Colusso
Quid agis cor meum?
Jeux des cloches
«Quid agis cor meum? cur Jesum non amas, suspiras, non clamas o dulcem, amabilem Deum. Cantabo, laudabo, nec unquam cessabo amare, clamare, o dulcem amabilem Deum. […] Ecce nobis Dominus in locum munitum, et in locum refugii, factus est; venite, properate, flammis dexteras armate: impugnate, jaculate faces, vibrate tela, librate fulmina, et agitate sagittas. Cedet, cadet, dissipabitur, effugabitur avversarios atrox a facie Salvatoris nostri Jesu. Non Deus rigoris, sed Deus amoris: non ferro pugnavit, sed flamma triumphavit».
(testo poetico elaborato dall’omonimo mottetto di Giacomo Carissimi, 1605 – 1674)
IL SOGNO DI UNA COSA / Suite
testi di Andrea Fogli, interpretati da Simona Marchini e Cinzia Villari, con intervento musicale di Flavio Colusso e Nicola Sani.
Roma, Musei di Villa Torlonia
Casino dei Principi
Stanza per stanza, lungo tutto il percorso della mostra, due donne leggono brani dell’artista, dai paradossali e giocosi scritti auroroccidentali ai frammenti dei primi anni ottanta, dagli articoli pubblicati ai diari degli ultimi dieci anni. Il suono e il canto intermezzeranno le letture, e i passi,grazie all’intervento di due musicisti di oggi.
Un percorso visionario in cui OGNI COSA, come recita il titolo della mostra, è assunta all’interno di un processo di metamorfosi che congiunge il mondo umano al mondo naturale, figure e paesaggi, uomini, animali e dei. In questo percorso emerge la confluenza tra temi legati alla figura della Vergine Maria e quelli della pagana Mater Tellus, in una dimensione inedità del sacro, in dimensione fortemente poetica.
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«Sempre raffinata la ricognizione musicale che l’Ensemble Seicentonovecento, diretto da Flavio Colusso, compie ormai da anni, spingendosi nel cuore dell’arte barocca, fino a quel punto magico in cui “melos” e voce assumono una fisionomia del tutto inedita rispetto al passato. È un tipo di espressione che, nella diversa dosatura dei tempi e dei modi, nella novità dello stile, ha colori spesso cangianti, vivi, caldi, come è appunto il Barocco. Sia nel filone sacro, sia nel filone profano che, nel ‘600, il periodo di fioritura, procedono in parallelo […] il giusto equilibrio fra i due eterni contendenti viene ristabilito da Quid agis cor meum? di Flavio Colusso, vibrante espressione di spiritualità dell’oggi ma con uno sguardo attento al passato». (A. Mazza, 2011)