Münster Paulus-Dom (cattedrale)
sabato 15 giugno 2013 – h. 19:30
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
CAPPELLA MUSICALE DI SANTA MARIA DELL’ANIMA
con la partecipazione della
CAPELLA LUDGERIANA e Mädchenchor del Duomo di Münster
(dir. Andreas Bollendorf e Verena Schürmann)
FLAVIO COLUSSO direttore
Margherita Chiminelli soprano
Maria Chiara Chizzoni soprano
Alessandro Carmignani alto
Jean Nirouët alto
Maurizio Dalena tenore
Paolo Fanciullacci tenore
Matteo Bellotto basso
Walter Testolin basso
Produzione musicale a cura di MUSICAIMMAGINE, Roma
Silvia De Palma Direttore di produzione
Francesco Quattrocchi Assistente alla direzione musicale
P R O G R A M M A
FORTUNATO SANTINI (1777 - 1861)
Sancte Paule Apostole [revisione di F. Colusso], Coro à 4 e Bc
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA (1525 - 1594)
Kyrie e Agnus Dei dalla “Missa Ut-Re-Mi-Fa-Sol-La” [revisione di F. Colusso], 6 voci maschili
ANTONIO LOTTI (1667 - 1740)
Crucifixus, 8 voci miste a cappella
TOMAS LUIS DE VICTORIA (1548 - 1611)
Salve Regina, 6 voci miste
ALESSANDRO MELANI (1639 - 1703)
Magnificat, 8 voci miste e Bc
GIACOMO CARISSIMI (1605 - 1674)
O dulcissimum Mariae nomen [revisione di F. Colusso], 2 Soprani e Bc
GIACOMO CARISSIMI (1605 - 1674)
scena finale dall’oratorio “Jephte” [revisione di F. Colusso]
FORTUNATO SANTINI (1777 - 1861)
Te Deum a due Cori [revisione di F. Colusso], 8 voci e Bc
Prima esecuzione moderna della prima parte dell’opera, nella elaborazione di Felix Mendelssohn Bartholdy
download allegato : La via dell’Anima, locandina Muenster
audio/video : Una breve scena del Film
La via dell’Anima – da Roma a Münster
Eventi culturali nelle due città legate dai Tesori musicali
della Collezione dell’abate Fortunato Santini
PROGETTO DI COOPERAZIONE ITALO-TEDESCA
ideato da Georg Brintrup e Flavio Colusso
La Collezione Santini (Diözesanbibliothek di Münster) è una delle più vaste e più preziose fonti di musica, in particolare italiana, dal XVI al XIX secolo e comprende oltre 20.000 titoli fra manoscritti antichi, stampe originali e trascrizioni di studiosi e collezionisti europei. Questa eccezionale raccolta fu realizzata dal musicista romano, l’abate Fortunato Santini (1778 – 1862), allievo di Giuseppe Jannacconi.
Con l’appoggio del cardinale Odescalchi gli fu permesso di accedere agli archivi ecclesiastici e nobiliari di Roma dove Santini trascrisse numerosi manoscritti e stampe o formò partiture da singole voci (le ultime trascrizioni sono del 1856). Queste trascrizioni, insieme con l’eredità musicale del suo maestro, costituirono presto una considerevole collezione. Nel 1820 uscì il suo primo catalogo, che rese noto il musicista e il suo lavoro appassionato anche in campo internazionale.
Attraverso lo scambio di partiture antiche con illustri studiosi di musica e musicisti d’altri Paesi, fra cui Mendelssohn e Liszt - entusiasti della rinascita della musica del passato, la raccolta si arricchì anche di opere tedesche, inglesi, francesi. Nel 1853 il giovane sacerdote Bernhard Quante, vicario del duomo di Münster e maestro di canto, andò a Roma nell’Istituto Teutonico di Santa Maria dell’Anima, dove conobbe Santini il quale abitava in via dell’Anima a pochi passi dalla chiesa nazionale di lingua tedesca. Su iniziativa di questo sacerdote Santini decise di cedere la collezione alla Diocesi di Münster, a condizione però che questa rimanesse a Roma fino alla sua morte. Nel 1862 essa fu portata a Münster, dove s’eclissò nell’oblio.
Soltanto circa 40 anni dopo il musicologo inglese Edward Dent consultò la collezione Santini alla ricerca di materiale su Alessandro Scarlatti e descrisse in un articolo per una rivista il miserevole stato di essa. Più tardi Joseph Killing iniziò ad esaminare e a catalogare la raccolta per la sua dissertazione: “Tesori di musica sacra della biblioteca dell’abate Fortunato Santini” (1908). Ma il catalogo rimase incompiuto a causa della sua prematura morte.
Nel 1923 la Biblioteca Universitaria di Münster ricevette la collezione in prestito per 25 anni. Il dipartimento di musicologia dell’Università di Münster e soprattutto Karl Gustav Fellerer si preoccuparono della catalogazione e valorizzazione del materiale. Il catalogo completo della Biblioteca Universitaria fu distrutto nell’ottobre del 1943 nel corso di un attacco aereo. La raccolta era stata messa al sicuro altrove e così, dopo la guerra, poté ritornare intatta nella sua sede, dove nel 1946, a causa di un’alluvione, il 5% del materiale fu inondato e importanti manoscritti (tra cui Palestrina e Pergolesi) andarono perduti. Alla scadenza del prestito, nel 1948, la Diocesi di Münster collocò la raccolta nell’Archivio Diocesano; nel 1958 questa cambiò di nuovo sede, essendo stata trasferita nella Biblioteca del Seminario Vescovile; e oggi finalmente si trova nella modernissima Biblioteca Diocesana di Münster, con un propria sala di lettura, la “Sala Santini”.
Da qui ricomincia l’avventura di questa grande Collezione che ha rappresentato la rinascita della Musica Antica e i cui tesori, attraverso il FILM creato da Georg Brintrup per la WDR, e il presente progetto, riprenderanno a incamminarsi verso il futuro cui erano destinati e saranno svelati anche al grande pubblico di oggi e di domani.